Jung, Piazza e Sibona in trionfo a Grosio nella 70km

Percorso duro ma bellissimo, pioggia e vento nella prima parte e sole nel finale: la seconda edizione della Valgrosina Trail, che si è svolta oggi a Grosio, non ha deluso le aspettative, grazie alla presenza di grandi nomi del trail running che hanno dato vita a tre gare avvicenti. I vincitori parlano italiano, spagnolo e francese: Dani Jung e Georg Piazza al maschile e Guendalina Sibona al femminile nella 70 chilometri, Andreas Reiterer e Martina dal Bosco nella 38, Manuel Merillas e Noemi Vachon nella 12.

Nella gara regina, i due atleti altoatesini sono giunti al traguardo insieme. La prima parte aveva visto Jung, Pereyra, Piazza e Lindl procedere insieme, fino alla sommità del monte Storile, a 2471 metri di quota, la novità di questa edizione della 70 chilometri. Rimasti da soli nei chilometri conclusivi, Jung e Piazza hanno primeggiato sugli altri arrivando appaiati sotto l'arco nel giardino di Villa Visconti Venosta chiudendo in 8h33'05", più staccato Pereyra, che ha fermato il cronometro a 8h47'22". All'arrivo le prime parole di Jung e Piazza sono di apprezzamento per il percorso, duro ma bellissimo, reso ancora più difficile dalla pioggia e dal vento che hanno infastidito gli atleti, senza però causare problemi. «Con Georg è stata una bella battaglia - ha detto il vincitore - abbiamo percorso insieme 68 dei 70 chilometri: ho provato più volte a staccarlo ma mi ha sempre recuperato. È stato un onore correre la Valgrosina Trail». La dichiarazione di Piazza è sulla stessa linea: «Siamo partiti con un passo regolare e poi io e Dani abbiamo accelerato staccando gli altri. In vista della discesa non abbiamo voluto correre rischi. Ho scoperto un percorso duro ma davvero molto bello che mi sento di consigliare a tutti».

Anche la gara al femminile è stata molto combattuta e si è risolta soltanto nella seconda parte. Prima sulla cima del monte Storile, Francesca Crippa, la favorita della vigilia, è stata costretta al ritiro, lasciando campo libero a Patrizia Rusconi e a Guendalina Sibona che la seguivano. Nella seconda parte di gara, illuminata dal sole, a Sibona è riuscito l'allungo decisivo che le ha consentito un arrivo in solitaria: 11h58'08" il suo tempo. Al termine della corsa, la milanese, anche apprezzata fotografa e scrittrice, con disarmante sincerità ha confessato di essersi iscritta alla Valgrosina Trail soltanto alla vigilia: «Avevo un sabato libero, ho saputo della gara e ho deciso di partecipare. È stata una bella gara e voglio complimentarmi con i volontari molto gentili e soprattutto simpaticissimi». Secondo posto, con il tempo di 12h12'24", per una raggiante Patrizia Rusconi, alla sua terza prova sulle lunghe distanze, terzo per Silvia Gilardi, in 12h40'24".

Nella 38 chilometri i big della specialità non hanno deluso le aspettative piazzandosi ai primi posti, ma è stato il quattro volte campione italiano di trail lungo e bronzo mondiale Andreas Reiterer a sbaragliare la concorrenza chiudendo in 3h32'40", quasi sei minuti in meno rispetto al tempo del vincitore del 2022 Diego Simon, lasciando a otto minuti il secondo classificato, Hélio Fumo, 3h40'44" il suo tempo. Sul podio è salito anche Simon, che ha completato il percorso in 3h41'41", contro i 3h38'08" dell'anno scorso. Nella gara al femminile podio tutto italiano con la vincitrice Martina Del Bosco che con il tempo di 4h36'58" si è imposta nettamente sulle grosine Beatrice Besseghini (4h54'23") e Chiara Franzini (4h54'59").

Nella 12 chilometri, la gara più breve ma con pendenze da vertical, partita alle ore 8.30, Manuel Merillas è riuscito a scendere sotto l'ora facendo fermare il cronometro a 57'52", staccando André Rodrigues, secondo in 58'12", e Marco Zanga, terzo in 1h02'11". Sul podio femminile sono salite la vincitrice Noemie Vachon, che ha completato la gara in 1h12'00", la seconda classificata Chiara Galli, 1h20'38" e la terza Cristina Giacomelli, con il tempo di 1h21'16". Due vincitori diversi rispetto alla prima edizione: Merillas, spagnolo della provincia di Leòn, vicecampione mondiale nel 2015, del team Scarpa, e Vachon, francese, anche lei nell'élite del trail running.